Come gargoyle i cannoni di Portavecchia stanno appollaiati sulle mura antiche, testimoni di un passato sempre più dimenticato. E nel cielo , tra le stelle e costellazioni, il silenzio. La bandiera dell’Italia che folleggia nel vento, le luci accecanti, auto parcheggiate – che danno l’impressione di stare in una città- danno un guizzo sulle abitudini e manie dell’uomo d’oggi. E tra antico e moderno, carrozze di ieri e d’oggi, come ultimi irremovibili romantici, le panchine guardano il mare ascoltando la voce delle onde che da secoli fanno musica, nessun altro rumore ad infastidire l’aria tersa per il freddo. Un urlo “TI AMO” spezza il silenzio. È un ragazzo che seduto scruta l’infinito.
Giuseppe
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